Valentina Arzilli è una di quelle che il 2020 lo ha affrontato con grande coraggio, vincendo il premio Gamma Donna grazie al suo “La Perla di Torino”
Le scorie che ha lasciato il 2020 pesano come macigni, talvolta somigliano molto a tatuaggi indelebili capaci di segnare definitivamente il destino di un’azienda, di un’attività o di un manager.
Ma c’è una categoria di “donne power” che ha tenuto duro, stretto i denti e rilanciato il proprio business riuscendo a trarre del buono (o ottimo in alcuni casi) anche dalla “catastrofe”.
Tra queste spicca Valentina Arzilli vincitrice del premio Gamma Donna.
Valentina è a capo de “La perla di Torino” una cioccolateria piemontese ereditata dal padre. In realtà reinventarsi è un’abilità di famiglia: suo padre era pasticciere ma quando scoprì di essere celiaco decise di trasformare la sua attività tuffandosi sul cioccolato e più precisamente sul tartufo di cioccolato. Questo prodotto divenne il fiore all’occhiello dell’azienda, e lo è tutt’oggi.
Il coraggio di Valentina Arzilli
In un anno tanto difficile la capacità di Valentina è stata quella di interpretare il cambiamento, valorizzando ancor di più la qualità degli ingredienti, la qualità delle lavorazioni, puntando sull’estremo rispetto di materie prime ed ambiente.
Ma non solo: un’altra mossa vincente è stata quella di seguire i “trend” di mercato con delle rivisitazioni che hanno letteralmente lasciato tutti a bocca aperta e che hanno abbracciato settori come moda, design e arte.
Nell’ultimo anno la produzione de “La Perla di Torino” è riuscita ad orientare il 50% della sua produzione all’estero, toccando l’Europa ma spingendosi anche oltre confine ovvero Stati Uniti, Canada, Medioriente, Giappone, Australia.
E così Valentina Arzilli ha saputo prendere il 2020 per la gola, e chissà che cosa ha in serbo per questo 2021.
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