
L’irrefrenabile amore per la Puglia, il passaggio da assistente di direzione ad operatrice della promozione turistica: ecco la storia di Anna “la rompiscatole”
“Ci sono cose per cui io sono davvero una rompiscatole: pignola, fiscale, perfezionista, cose per cui perfino una sedia a dondolo riuscirebbe ad essere più snodata di me, soprattutto quando lavoro. Devo avere quasi sempre il piano B, C, D. Una via di mezzo tra Fräulein Rottermeier e la più moderna Amy, per i fan della sitcom ‘The Big Bang Theory’”.
Anna Vacca si presenta così, senza troppi fronzoli o giri di parole e con uno sguardo che si illumina quando parla della sua amata Puglia di cui ha scelto di farne “promozione turistica”.
Nel suo ruolo di assistente di direzione ci stava comoda: le piaceva programmare tutto, essere in grado di organizzare la giornata, gli impegni (aziendali e non) del manager, incastrare tutto a Tetris, di cui stava diventando davvero un’esperta.
Poi, però, un po’ alla volta, ha iniziato a mettere le mani sull’agenda di viaggi di lavoro del capo e di tutti gli altri dirigenti e lì, tra fluidità, ed alta capacità di problem solving, in grado di prevedere anche i micro problemi delle trasferte, viaggi, spostamenti, alberghi, tempi morti e di risolverli nel più breve tempo possibile, qualcosa è scattato.
La pianificazione dei viaggi degli ospiti aziendali è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”: non più solo soggiorni brevi, per partecipare alle riunioni ma, allungati in modo da lasciare spazio per una visita nel centro storico, una passeggiata sul lungomare, una puntatina nel ristorante tipico, quello che ancora emana i sapori di un tempo.
Un amore sconfinato da far vivere al mondo
Dall’entusiasmo di queste esperienze “No global, ma very Local” come solo la Puglia sa offrire, non solo i manager ne sono rimasti entusiasti, ma sono poi tornati con mogli, figli, e amici e allora c’era un passo in più da fare, breve ma fondamentale.
“A 40 anni ho ripreso i libri in mano e, ai miei studi linguistici, ho aggiunto il patentino di guida professionale ed uno short master per operatori turistici perché ho pensato: il viaggio, la condivisione, l’esperienza che vorrei organizzare per chi viene a visitare i miei luoghi, lo voglio condividere, vivere, vedere ogni volta anche io”.
Gli abiti formali sono finiti nell’armadio, le sneakers, i pantaloncini da ciclista, il grembiule da cucina hanno preso il sopravvento. Il lavoro non è mancato nemmeno durante il lockdown perché ai viaggiatori Anna ha continuato a comunicare tramite i propri social, un patrimonio immateriale, fatto di cose intangibili e ricco di tradizioni, sapori, espressioni della cultura.
“Quando tutto questo periodaccio sarà passato, vorrei tanto che i turisti tornassero o si affacciassero in questa regione dove potersi sentire accolti, presi per mano, sentendo in ogni sfaccettatura la ‘mia’ Puglia perché…l’ho già detto che sono una rompiscatole?”.
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