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Un viaggio lungo ormai cinque anni che la food blogger Marisa Trionfante racconta appoggiandosi alle tradizioni, alle curiosità e al proprio gusto

Il 5 novembre 2020 è uscito “Patata e Fantasia Viaggio sentimentale tra ricette, sapori e ricordi” della Giaconi Editore e fino a poco più di 5 anni fa la food blogger Marisa mai avrebbe potuto immaginare tutto questo. 

Nata in Germania, dove si mangia una quantità industriale di patate in tutti i modi possibili dell’antipasto al dolce, hanno fatto la loro parte anche le tradizioni di famiglia, con i racconti della nonna e delle vicine anziane che le hanno sempre narrato come nei momenti di povertà il piatto principale sulle tavole era sempre quello, la patata.
Ecco perché il suo blog, Patata e Fantasia, è interamente dedicato al tubero più famoso al mondo. 

Ho iniziato a fare delle ricerche e mi sono imbattuta nel libro del famoso gastronomo: Pellegrino Artusi e della sua Torta di patate; mi stupì che aveva anticipato i tempi realizzando un dolce totalmente gluten free. Appena ho terminato di mangiare la prima fetta di torta, dentro di me è sorto il desiderio di utilizzare come principale ingrediente la Patata, l’idea di realizzare un blog di cucina c’era, quindi ho confluito le energie per realizzare questo blog”.

Da food blogger ad autrice di un libro

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Food Blogger (Marisa Trionfante /Facebook.com/patataefantasia)

Ricerche su ricerche sono tante le curiosità scoperte su quest’ingrediente. 

Quando è stata importata in Europa non era ben vista, la reputavano un prodotto creato dalla stregoneria a causa del colore originariodella buccia, inoltre nasceva e maturava non dagli alberi, bensì dalla terra e questo particolare per gli uomini del tempo era inspiegabile. Tutto ciò creò paura e reticenza verso questo innocuo tubero tanto che ci furono esorcismi, processi e condanne al rogo per tutti coloro che ne facevano uso in cucina”.

Io, però, adoroprosegue Marisastare dalla parte dei deboli e forse sono anche un po’ streghetta, è per questo che ho creato un blog tutto dedicato alla patata”.

Entrare nelle case degli italiani, però, significa ad un certo punto aprirsi, mostrarsi, raccontarsi ecco che allora l’idea del libro vale molto di più della raccolta di alcune, semplici, ricette. 

Il mio libro è un viaggio spazio temporale scandito da luoghi, ricordi e soprattutto sapori attraverso la sua storia, che è specchio e paradigma di quella di tante famiglie italiane. Una storia che parla di emigrazione, di nostalgia, di teatro, di affetti, di identità e soprattutto di cucina, con un filo conduttore sicuramente originale e universalmente amato: la patata”.

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