Foto IA G. Lamattina

Quando la coppia scoppia

L’unica ossessione che vogliono tutti: l’”amore”. Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l’amore ti spezza. Tu sei intero, e poi ti apri in due.
(Philip Roth)

Probabilmente Philip Roth ha scritto queste parole dopo la fine di un amore, o forse no…alla fine non è cosi importante, quello che conta è che se soffri più spesso di quando sei felice, vuol dire che NON è amore, se quando pensi a lei o a lui non sorridi e non ti si illumina il viso NON è amore, se amando senti di perdere la tua libertà e di non avere più spazio per muoverti NON è amore. L’importante allora è affrontare il dolore e andarsene da una situazione infelice, invece spesso per paura di romperci, ci portiamo dietro dolori e pesi per vite intere. Ma a volte è necessario lasciarsi sbriciolare, così poi ci ricostruiremo coi pezzetti rimasti, quelli necessari e portandosi dietro i cocci di un amore finito o mai iniziato, ricominceremo a prenderci cura di noi per ritornare interi, e poterci ancora di nuovo dividere in due.

La mente distrugge le nostre illusioni, ma il cuore le ricostruisce sempre da capo. E come nella tecnica giapponese del Kintsugi quando si ripara un oggetto rotto, lo si fa valorizzando la crepa e riempiendo la spaccatura con dell’oro, cosi dando valore alle nostre ferite e rispettando il nostro vissuto diventiamo più belli, unici e preziosi e siamo pronti per un nuovo amore.

G.

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