
Se ti svegli al mattino già stanca, se hai solo voglia di girarti dall’altro lato e continuare a dormire, se quando ti guardi allo specchio non ti riconosci, se ti domandi spesso “Ma io per chi la vivo, questa vita? Questo lavoro che assorbe tutte le mie energie e che non mi lascia tempo per null’altro, questo correre forsennato verso chissà cosa e verso chissà dove…” E’ arrivato il momento di bloccare la ruota e fermarsi.
Il fallimento è un dover fare e non un voler fare, la non troppo sottile differenza tra dovere e volere è qualcosa che dimentichiamo troppo spesso. La pandemia ci ha dimostrato che il mondo si può fermare, che ci si può guardare intorno e riscoprire se stessi e gli altri, che anche solo piantare un fiore e vederlo crescere ha in sé tanta bellezza da mozzare il fiato. Che la vita è prendersi cura prima di se stessi, per poi volersi donare agli altri, che occuparci veramente dell’ambiente che ci circonda è appagante e rilassante, che è inutile tentare di salvare il pianeta se abbiamo una cattiva relazione con il nostro vicino, che non serve guardare troppo in là, che i grandi ideali sono necessari ma solo se siamo concretamente disposti a fare ogni giorno un piccolo passo e a migliorare prima di tutto noi stessi. Che dirsi “funziona cosi, ha sempre funzionato così” è solo un comodo alibi per crogiolarsi nell’apatia e nell’indifferenza, a volte basta poco per cambiare, ma quel poco deve partire da noi stessi e il primo passo è scendere dalla ruota, sottrarsi all’ingranaggio e guardarsi intorno veramente.
“Tutto è diventato business, ogni cosa deve funzionare ed essere utilizzabile. Non esiste un sentimento di identità, esiste un vuoto interiore. Non si hanno convinzioni, né scopi autentici. Il carattere mercantile è l’essere umano completamente alienato, privo di qualunque altro interesse che non sia quello di manipolare e funzionare. È proprio questo il tipo di umano conforme ai bisogni sociali. Si può dire che la maggior parte degli uomini diventano come la società desidera che essi siano per avere successo. La società fabbrica tipi umani così come fabbrica tipi di scarpe o di vestiti o di automobili: merci di cui esiste una domanda. E già da bambino l’uomo impara quale sia il tipo più richiesto.”
ERICH FROMM, L’arte di vivere, 1996
G.
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