Panda 4x4 Bonino Bertuzzi
(©Sonja Vietto Ramus)

I due propulsori da moto 1.0 di cilindrata sono il fiore all’occhiello della 4×4 realizzata a suo tempo nelle officine biellesi di Bertuzzi & Bonino

Una rossa motorizzata due ruote. Scocca in acciaio e vetroresina, roll bar in cromolibdeno, ammortizzatori Ohlins e crusocotto high tech. I due propulsori Yamaha 1.0 cc da 185 cavalli l’uno hanno trasformato questa compatta del marchio Fiat in un prototipo fra i meglio progettati e costruiti degli ultimi anni. La Super Panda 2.0 sapientemente preparata da Alberto Bertuzzi e Alberto Bonino al look fresco e sbarazzino ha unito l’affidabilità dello storico marchio torinese e l’innovazione della scoppiettante motorizzazione di due moto. Una versione limited con sospensioni anteriori e posteriori a bracci indipendenti sovrapposti costruiti in lega leggera, cruscotto con plancia comandi su misura, impianto elettrico home made, tubolare alleggerito e sospensioni Ohlins. Un biglietto da visita di tutto rispetto grazie al perfetto mix fra tecnologia e innovazione.

Alloggiati entrambi all’interno dell’abitacolo, precisamente nello spazio solitamente occupato dai sedili posteriori, i due Yamaha lavorano entrambi simultaneamente sullo stesso albero di trasmissione poiché nessun altro tipo di applicazione meccanica ne consentirebbe il funzionamento allo stesso numero di giri. A permettere l’accoppiamento fra cuore propulsore e sistema di trasmissione è il blocco pignone dotato di corona e di due catene di dimensioni maggiorate rispetto a quelle per il normale utilizzo motociclistico con caratteristiche specifiche per supportare sforzi decisamente gravosi.

I due impianti di scarico in inox adottati sulla Super 2.0 hanno uscita parallela al retrotreno: per renderli più protetti durante la guida in off road si è provveduto ad effettuare due tagli sul telaio per permettere il passaggio del tubo di uscita. Particolare attenzione anche nel reparto trasmissione dove è alloggiato un albero a doppia crociera costruito artigianalmente.

Sia all’anteriore che al posteriore questa Panda presenta sospensioni a bracci indipendenti sovrapposti costruiti in lega leggera. Gli ammortizzatori scelti sono dei performanti Ohlins modello ORQ con doppia regolazione, sia in estensione che in compressione, affiancati da molle coassiali e dotati di serbatoi gas separati alloggiati, per l’avantreno, nel vano motore e, per il retrotreno, nel vano bagagli dove sono staffati alla struttura portante del roll bar.

Ci sono poi 4 pneumatici tubeless modello Trial Extreme della Lerma Gomme 195/60 R15 montati su cerchi in lega speciale della Arco Sping con offset + 5.

Grande attenzione è stata dedicata alla costruzione del roll bar protettivo, realizzato artigianalmente in resistente cromolibdeno e rifinito con verniciatura bianca, con centine principali del diametro di 50 mm e traverse aggiuntive di 40 mm: ancorata su 8 punti al telaio, la struttura tubolare installata all’interno della Panda ha doppia funzione in quanto garantisce la massima protezione alla parte anteriore dell’abitacolo e al pilota e funge da supporto per il fissaggio del gruppo radiatore/elettroventola con cui è equipaggiato il mezzo nel vano posteriore.