Quali sono le tipologie di colonnine di ricarica elettrica? (Shutterstock.com)

Possedere un’auto elettrica, comporta l’utilizzo delle colonnine di ricarica elettrica. In questo articolo vedremo quali utilizzare, in modo semplice e ottimale.

Siamo sempre stati abituati ad andare dal benzinaio, per fare il pieno di diesel o benzina. L’attuale rivoluzione della mobilità sostenibile, però, comporta alcune modifiche a partire dai luoghi di ricarica.

Attualmente non è più possibile andare, nella stragrande maggioranza dei casi, a ricaricare l’auto nei classici benzinai. Non sono moltissimi infatti i benzinai che hanno convertito le proprie pompe di benzina alla mobilità sostenibile.

In questo articolo, vogliamo quindi parlare delle colonnine di ricarica pubblica, che possiamo andare a individuare presso il nostro tragitto. Esse possono essere fondamentalmente di due tipi, ovvero corrente alternata oppure corrente continua.

I luoghi di ricarica, in corrente alternata, sono quelli più diffusi in città e permettono di generare una potenza di ricarica compresa tra 7 e 22 kW. Le colonnine di ricarica in corrente alternata sono quelle più lente e hanno quindi necessità di maggior tempo per effettuare la ricarica elettrica.

Le colonnine invece di ricarica continua permettono, invece, di ricaricare molto più velocemente l’auto. Esse si dividono a loro volta in fast e superfast, permettendo di aggiungere anche punti di ricarica oltre i 200 kW. Esse sono molto utili, in quanto hanno stime di tempi che non superano mai e 15 o 20 minuti.

In questo caso, quindi, avremo una situazione ottimale in termini di risparmio sul tempo, ma d’altra parte le colonnine di ricarica ultraveloce vanno a stressare maggiormente le batterie elettriche, in quanto permettono una maggior ricarica, nel minor tempo possibile.

Attenzione quindi per tutte quelle persone che hanno intenzione di coccolare la propria auto elettrica, se scegliere una ricarica veloce oppure una carica lenta.