
La casa automobilistica, leader nel mondo per vendita di vetture elettriche, è stata oggetto da parte di un dipendente di un sabotaggio che ha distrutto attrezzature e fermato l’intera produzione.
Siamo nella fabbrica di Fremont, all’interno della quale Tesla produce numerose delle sue vetture che vende successivamente in tutto il mondo. È notizia di qualche ora fa l’azioen sconsiderata di un dipendente che stava sabotando le linee di produzione.
A rendere nota internamente la notizia è stata la stessa Tesla, grazie a una mail inviata a tutti i dipendenti. A riportare invece l’indiscrezione è stato il giornale Bloomberg, che è entrato in possesso della mail, firmata dal vice presidente e capo del dipartimento legale della casa.
L’impiegato in questione ha distrutto un computer di controllo delle linee. Un danno notevole proprio perché ha creato uno stop nella catena di produzione. Se all’inizio non si capiva bene chi fosse, dopo qualche tempo è stato rintracciato, e posto davanti all’evidenza ha confessato ed è stato quindi licenziato.
A quanto pare è stato un gesto isolato e senza premeditazione, cosa diversa invece per l’attacco criminale hacker che è stato sventato dall’FBI in collaborazione con Tesla di qualche settimana fa. Attacchi hacker che sono dell’ordine del giorno per tutte le aziende mondiali, e che sono quindi da osservare con strettissima attenzione anche per quel che riguarda soprattutto un’azienda altamente tecnologica come Tesla.
Il gioiellino di Elon Musk non è quindi nuova a tentativi di sabotaggio, sia premeditati come ad esempio quello a livello informatico, sia quello legato all’ira del singolo dipendente. Per quest’ultimo sembrano che ci siano delle motivazioni personali alla base, ma anche se ci fossero nessuno è autorizzato a distruggere computer e fermare la linea produttiva di un’azienda.
Non è dato sapere se Tesla abbia intenzione di iniziare un’azione legale nei suoi confronti dell’ex dipendente. Fattostà che dopo poco tempo la linea produttiva è ripartita, così come la realizzazione delle nuove vetture Model Y.