
In teoria le vetture prodotte da Tesla all’interno del territorio cinese dovevano essere indirizzate solo per il mercato nazionale. E invece ora vengono esportate in 10 paesi.
L’idea originaria di Elon Musk era quella di andare a realizzare vetture in Cina per il territorio e la popolazione cinese. Non si doveva infatti andare ad esportare i prodotti realizzati in Cina, ma lasciarli all’interno del paese.
È notizia di qualche ora fa dell’arrivo in Italia della Tesla model 3 realizzata all’interno dello stabilimento di Shanghai. Tale vettura non è la sola e verrà seguita altre Tesla 3 nella configurazione Standard Range Plus. Non solo in Italia, ma in altri 10 mercati, tra i quali la Svizzera, Ungheria, Francia, Germania e Spagna.
Non ci sono grosse differenze tra quelle realizzate nelle altre location di Tesla e quelle che sono realizzate in Cina, se non per quel che riguarda la batteria. Quelle cinesi infatti hanno un pacco batteria realizzato senza cobalto prodotto da CATL.
In questo modo la differenza è solo legata al costo, in quanto le prestazioni e la durata media sono equivalenti. Il costo infatti è inferiore e non a caso la Tesla propone la vettura model 3 importate dalla Cina ad un prezzo di €2000 scontate.
Le vetture in questione sono quelle attualmente in produzione e dovrebbero arrivare per tutte le ordinazioni attualmente attive. Non stiamo parlando però di quelle che andranno a aumentare con l’arrivo del nuovo modello di Tesla model 3, che è stato annunciato pochi giorni fa.
Quello che Tesla ha fatto non è altro che un esempio perfetto e calzante di gestione ottimale delle risorse su scala planetaria. Con l’arrivo del nuovo modello, Tesla cerca quindi di andare a posizionare in modo quanto più ottimale tutte le sue vetture attualmente in produzione, per non avere esuberi e poter collocare quanto prima la nuova versione che verrà prodotta dal prossimo anno.