Fratelli Totani
I fratelli Silvio e Tito Totani in gara alla Dakar 2012 (Fonte Totani)

Dai viaggi in Africa ai rallies tout terrain su e giù per l’Italia: ecco la storia a trazione integrale di Tito & Silvio, titolari del gruppo Totani Off Road dell’Aquila, cresciuti a pane e 4WD.

Le foto appese in azienda mentre, ragazzini, si cimentano alla guida di vecchi fuoristrada e moto d’epoca la dicono lunga sulla loro indole a trazione integrale. E’ sì, perché se nel lontano 1983 Tito, ad appena 18 anni, si accingeva a vincere il suo primo Campionato Italiano Velocità Fuoristrada, il fratello minore Silvio correva (e già vinceva) nei Campionati Enduro in sella a pesanti due ruote.

Alla terza generazione di una famiglia che dal dopoguerra ha iniziato a operare nel campo dei motori creando un’azienda che oggi è fra le più conosciute in Italia e all’estero nel panorama motoristico, i due fratelli abruzzesi – titolari della Totani Off Road, concessionaria ufficiale di marchi quali Toyota, Suzuki e Mitsubishi – hanno sempre dimostrato di possedere un’innata dote da driver.

Tant’è che dismettere gli abiti da imprenditori per indossare tuta e casco e mettersi alla prova nelle più prestigiose competizioni off road nazionali ed internazionali per loro sembra essere davvero un gioco da ragazzi. Dalle prime esperienze motoristiche di tempo ne è trascorso non poco ma i due italian brothers dell’Aquila le scarpette da racing non le hanno ancora appese al chiodo. Anzi.

Dalla metà degli anni ’80 non si sono mai fermati partecipando a ogni tipo di competizione, dietro al volante o in veste di navigatore dei più svariati mezzi a quattro ruote motrici, riuscendo a coniugare sempre perfettamente passione per la velocità e avventura. Dai viaggi off road in terra d’Africa su vecchie UAZ ai rallies Marathon in tutta Europa sino alla guida dei primi fuoristrada moderni per poi approdare sui percorsi della mitica Dakar.

Una passione, la loro, che ha sicuramente contribuito a costruire quella nicchia off road che decenni fa non offriva agli appassionati e al mercato italiano che qualche modello di veicolo di derivazione militare. Quella che hanno costruito con tanta professionalità è oggi un’azienda a dir poco poliedrica a cui i due titolari, cresciuti a pane e 4WD, hanno saputo trasmettere in maniera esemplare quel giusto mix di polvere, sabbia, valvole e semiassi che rende le imprese motoristiche ancora più affascinanti.

Basta entrare nei loro uffici per capire che in quell’angolo d’Abruzzo si respira un’aria a quattro ruote motrici. E la miglior testimonianza che questa loro passione abbia davvero contagiato tutti quelli che in azienda ci lavorano è sentirsi raccontare dai dipendenti non solo aneddoti di gare con Tito e Silvio protagonisti ma anche storie delle proprie esperienze a quattro ruote motrici, segno evidente che a correre alla guida di fuoristrada non sono solo i due titolari. Passando dal Camel Trophy ai rallies di Grecia sino a quelli in Sardegna e alle Baja in terra spagnola, di strada sterrata i due abruzzesi ne hanno percorsa davvero molta cimentandosi e vincendo di tutto e di più.

Capaci di “mettere le ali” a qualsiasi cosa dotata di motore, i due fratelli sono scesi in pista, per la prima volta assieme, alla Dakar 2012 concludendola fra mille peripezie alla guida di un Mitsubishi Pajero, unici italiani, fra l’altro, a tagliare il traguardo del più massacrante rally off road del mondo in quell’edizione. “Quell’anno in Sud America arrivare 66esimi nella generale e sesti in classifica T2 (veicoli di serie, n.d.r.) in una competizione con quasi 500 mezzi fra auto, camion, moto e quad, e partire da Mar del Plata in Argentina per raggiungere Lima è stata un’esperienza incredibile – raccontano entusiasti i due fratelli  – Un’avventura impressionante portata a termine nonostante qualche noia meccanica che non ci ha però mai intimoriti”. Quel che è certo è che per parecchio tempo ancora casco e tuta glieli vedremo indosso….