
Presso i distributori IP, sarà possibile andare a ricaricare la propria vettura in modo velocissimo grazie ad un accordo epocale.
Per il momento sono solo 7 i punti di ricarica HPC, ma spesso e volentieri il primo passo è quello più problematico da fare. Molto spesso le persone che sono interessate all’acquisto di una vettura elettrica recriminano circa l’assenza dei punti di ricarica all’interno delle aree di servizio. Sarebbe bellissimo se potessimo ricaricare una vettura elettrica in modo pratico, come andare a fare il pieno alla tradizionale benzina, diesel o GPL.
È notizia di qualche ora fa l’accordo e la partnership che rientra all’interno del progetto europeo E-Via Flex-e, coordinato da Enel-x in collaborazione con EDF, Nissan, Renault, Enedis, Verbund e Ibil.
Al momento sono già state installate le colonnine di ricarica veloce all’interno di tre punti di rifornimento IP in Italia. Stiamo parlando delle stazioni IP di Peschiera del Garda in provincia di Verona, Zanica in provincia di Bergamo e Biandrate in provincia di Novara. Durante questo anno se ne aggiungeranno altre 4, grazie al finanziamento della Commissione Europea.
Il posizionamento dei punti di ricarica è un aspetto chiave per la mobilità. Molto spesso infatti vengono posizionate all’interno delle città e non frequentemente nelle zone esterne. Questo aspetto però rallenta lo sviluppo della mobilità sostenibile, in quanto le persone che effettuano degli spostamenti tra le diverse città, potrebbe avere delle difficoltà nel ricaricare la propria vettura.
IP ed Enel-X ci sono promesse di andare a sviluppare quanto prima un percorso insieme che possa andare a installare il maggior numero possibile di punti HPC lungo tutto lo stivale.
Non si vuole infatti andare a ostacolare lo sviluppo della mobilità sostenibile, dando la possibilità a tutti i soggetti di poter utilizzare tutte le forme di energia possibile per la mobilità. Questa è la decisione di IP, ed è il nostro augurio che rivolgiamo alle altre sorelle del petrolio. L’auspicio è che intervengano quanto prima all’interno della propria rete distributiva al fine di andare a inserire le colonnine di ricarica veloce in tutti i luoghi di rifornimento.