ricaricare auto elettrica
Energia elettrica interscambiabile tra le vetture (Shutterstock.com)

Sembra fantascienza, ma una startup italiana ci sta provando. Ci sono molte difficoltà e mancano purtroppo i finanziatori italiani per questa ingegnosa e rivoluzionaria idea

Sarebbe bellissimo se ad esempio una vettura elettrica potesse ricaricare un’altra vettura elettrica. Nel caso in cui una colonnina di ricarica elettrica non sia nei paraggi, se fosse possibile attaccare con un cavo la batteria di una macchina elettrica pienamente carica, con una vettura elettrica scarica o in fase terminale di energia, sarebbe qualcosa di veramente splendido. 

Ci sono alcuni ragazzi italiani che sono riusciti a mettere in piedi una startup, ricevendo anche prestigiosi riconoscimenti internazionali. Sono stati invitati al Ces di Las Vegas dove hanno presentato la propria idea riscuotendo un notevole successo. 

Oltre ad aver vinto qualche premio, nulla più. Non stanno infatti arrivando finanziatori italiani, da portare questa idea di startup rivoluzionaria. Questa idea è potenzialmente in grado di cambiare le sorti degli utilizzatori di una vettura elettrica, in qualcosa di più serio e concreto. 

Servirebbero circa € 400.000 per rendere l’ idea concreta e diffusa su tutto il continente europeo, in termini di sviluppo dell’applicazione e in termini di marketing.  

I desideri dei ragazzi fondatori è quello di sviluppare l’app in Italia, senza dover per forza emmigrare in territorio inglese. In Inghilterra infatti è molto più facile per andare a sviluppare una startup, dove le fonti di finanziamento sono molto più rigogliose e floride. 

Una conseguenza indiretta è anche la seguente perdita di gettiti fiscali. La società infatti andrebbe a guadagnare una piccola percentuale per ogni prenotazione economica che si svilupperebbe tra le persone che utilizzano questa nuova idea di scambio di energia. 

Con la speranza che qualche finanziatore italiano si faccia vivo, anche grazie a questo articolo, i nostri auguri sono di vedere quanto prima l’applicazione diffusa ed utilizzata all’interno del nostro bel paese.