
A dicembre di ogni anno, il cuore della foresta pluviale della Malesia ospita la celebre gara di off-road estremo dedicata ai veicoli a quattro ruote. Ecco di che si tratta.
Gli appassionati di motori lo sanno: è nella top ten delle gare motoristiche più difficili al mondo assieme alle americane Pikes Peak e King of the Hammers, alla 24 Ore di Le Mans, all’Erzberg Rodeo in Austria, alla Baja 1000 in Messico e al Tourist Trophy sull’Isola di Man.
Il Rainforest Challenge, creato dal “patron” Luis J.A Wee per ripercorrere le tracce del Camel Trophy (nato nel 1980 con il patrocinio della Camel), è uno degli eventi a trazione integrale più ambiti da chi pratica fuoristrada estremo. Una sfida a cui, da oltre due decenni, team provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento per aggiudicarsi un podio che va oltre la semplice vittoria. Su questi tracciati infatti, fra ostacoli e insidie di ogni genere, la vera conquista è affrontare madre natura con i suoi ritmi e le sue leggi.
Oggi, il Rainforest Global Series (ideato sempre da Wee) è un circuito off-road internazionale che tocca oltre 20 paesi del mondo e propone ad appassionati e partecipanti qualcosa come 40 gare differenti. La Malesia e la sua giungla ne ospitano il gran finale, l’evento per eccellenza.
La prossima edizione, in programma una decina di giorni fra fine novembre e inizio dicembre, vedrà gli equipaggi sfidarsi sui territori malesi più accidentati con un prologo-spettacolo e decine di prove speciali tracciate all’interno della foresta pluviale.
“Qui il terreno è diverso da qualsiasi altro mai affrontato prima: in soli pochi km si trovano ostacoli che avrebbero bisogno di ore per essere superati. E le strategie ideate prima dello start su come comportarsi in determinate situazioni svaniscono all’istante. Le operazioni reali, a terra, sono tutt’altra cosa. Nella giungla i percorsi si trasformano da facili in estremi in un batter d’occhio: bastano poche ore di pioggia per incontrare frane e inondazioni” – spiega Luis J.A Wee.
Ma chi affronta la manche finale dell’RFC Global Series lo sa bene: il nome Rainforest, d’altronde, non è certo stato scelto per caso. Ancora una volta, fango, acqua e terreni rocciosi metteranno a dura prova piloti e navigatori con l’incognita delle piogge monsoniche.
Pronti a seguire questa nuova sfida? Per ora si può curiosare fra foto e video sul sito ufficiale