
Si chiama Solar impulse 2, ufficialmente denominato HB-SIB, ed è il rivoluzionario aereo fotovoltaico che ha fatto il giro del mondo alimentato solo dalla nostra stella. Dal Politecnico Federale di Losanna arriva un gioiello dei trasporti green
Un mezzo che non inquina e perfino capace di percorrere distanze ampissime. E’ la nuova realtà del Politecnico Federale di Losanna, in Svizzera, dove prende vita l’aereo ad energia solare Solar impulse 2, nome in codice HB-SIB, un velivolo ultraleggero quadrimotore ad ala alta che ha impresso la propria immagine su decine di record. Il tutto con 0 carburante.
Caratteristiche dell’aereo
Il velivolo è rivestito da 17.248 celle fotovoltaiche in silicio monocristallino della Sunpower® -multinazionale pioniera del settore energetico solare- che sono collocate lungo le ali, pezzi d’ingegneria dall’apertura di 72 metri; molto ampie, quasi quanto quelle di un Boeing 747: con un’ampiezza simile, si garantisce un equilibrio di aerodinamicità e leggerezza. L’energia raccolta serve ad alimentare 4 motori elettrici da 17.5 CV. Per garantire il mantenimento della carica anche di notte, durante il dì le celle fotovoltaiche trasferiscono l’energia all’interno di batterie al litio da 633 kg ricoperte da una schiuma densa che favorisce il loro isolamento. Con questo sistema si garantisce al motore una velocità variabile tra i 36 km/h e i 140 km/h, con una quota massima raggiungibile di 1.670 metri.
Il viaggio
Proprio con il gioiellino sopra descritto, i piloti Bertrand Piccard e Andre Borschberg hanno sorvolato quattro continenti, due oceani e tre mari percorrendo 43.041km in 23 giorni netti di volo. Il viaggio, iniziato il 9 marzo 2015 e terminato il 26 luglio 2016 ad Abu Dabi, vanta 19 record del mondo battuti. “Questa non è solo una prima nella storia dell’aviazione, è soprattutto una prima nella storia dell’energia […] La vera scommessa che Solar Impulse 2 ha vinto è aver dimostrato, come recita l’hashtag della missione, che il “futuro è pulito” – #FUTUREISCLEAN – e che è possibile oggi applicare al nostro quotidiano le tecnologie utilizzate per l’aereo solare, dimezzando le emissioni di CO2 senza rinunciare al profitto” dichiara Piccard, uno degli aviatori, “Dopo 15 anni di lavoro e aspettative, finalmente ce l’abbiamo fatta! Quest’ultimo volo è stato così carico di emozione che ho dovuto sforzarmi di concentrarmi sull’aereo per evitare che le lacrime nei miei occhi mi impedissero di pilotarlo!”.

Quella del Solar impulse 2 è una storia di fatica, successi e fallimenti, come molte altre. Partendo nel lontano 2014, anno in cui l’aereo ha preso il volo dall’aeroporto Payerne per una durata di 2 ore di prova, ora conta nel curriculum un viaggio intorno al mondo. Una bella miglioria, che posa una grande pietra nel santuario dei trasporti via aria.