
Laureato in architettura, divenne celebre come fotografo, giornalista e protagonista di raid automobilistici in ogni parte del mondo. Sue compagne di viaggio inseparabili furono la Land Rover “Aziza” e la tenda da tetto Air Camping.
Trent’anni di raid estremi nei 5 continenti, 500 mila chilometri di strade, piste e offroad, 2 mila notti trascorse nella tenda da tetto Air-Camping. Nato a Modena nel 1926 (e scomparso nel 1998), Nino Cirani divenne ben presto un vero e proprio mito per tanti fuoristradisti grazie alle migliaia e migliaia di km percorsi in giro per il mondo, dai deserti sahariani alle foreste amazzoniche, in condizioni estreme e talvolta rischiose.
Il suo primo raid risale al 1959, 3 mesi e 24 mila km da Milano a Capo Nord attraverso 10 paesi seguito, nel 1962, da quello sino a Singapore partendo dall’Italia e toccando con la sua Land Rover 13 nazioni e percorrendo 31 mila km.
Gli appassionati di deserti lo ricordano soprattutto per la traversata dell’Africa, la prima italiana, che lo portò in 17 differenti paesi: era il 1964 e in 9 mesi di viaggio, Cirani percorse 53 mila km con la sua LR ribattezzata “Aziza” (che in arabo significa “carina”). Pochi anni più tardi fu la volta del raid “Alaska-Terra del Fuoco”, il più lungo in assoluto affrontato da questo moderno esploratore oltre che provetto driver: per 11 mesi fu impegnato a bordo del suo LR 109 alla scoperta di 18 paesi del continente americano.
Gli anni ’70 furono quelli di numerose ricognizioni e traversate dell’Africa fra cui nel 1974 alla scoperta del Grand Erg di Bilma, in Niger, e nel 1976 la prima assoluta da Fachi, ancora in Niger, al Monte Termit.
Per le riviste più prestigiose Cirani scrisse diversi reportage sulle sue avventure e nel 1973 pubblicò un libro dal titolo “Il raid automobilistico. Come, dove, quando” di Editoriale Domus, un interessante manuale di consigli e disegni per spiegare come affrontare nel migliore dei modi un raid avventuroso.
Sull’Aziza (ce ne furono più di una ma tutte sempre del marchio Land Rover) equipaggiata minuziosamente dallo stesso Cirani si poteva trovare ogni tipologia di accessorio: dall’attrezzatura per la cucina e le riparazioni sino alle taniche supplementari per il carburante, un frigo per le pellicole fotografiche, piccone, badile e anche un fucile e un machete. I lavori di preparazione richiesero sempre centinaia di ore (per l’Aziza 3 ad esempio ce ne vollero ben 1500).
Duranti i suoi viaggi Cirani alternò spesso i suoi compagni di avventura ma due costanti non cambiarono mai: la Land Rover e la tenda da tetto Air-Camping che per 2 mila notti ospitò il riposo di questo celebre viaggiatore. Furono proprio i suoi consigli a rendere questa tenda non solo ergonomica e confortevole ma anche indistruttibile.
La sua filosofia di viaggio (e di vita)? Partire lasciando a casa il superfluo, tutto ciò di non pratico, utile e anche antiestetico. E poi ritornare dalla sua famiglia con la macchina sulle sue ruote avendo cura anche sui tracciati e sulle piste più sconosciute di non compromettere parti vitale della Land Rover (a Cirani non piaceva infatti correre rischi inutili). Un modo di viaggiare che è poi stato coniato nel motto “Partire alla Cirani”, cioè preparato in tutto e per tutto: dalla scelta dell’itinerario a quella dei compagni di viaggio sino alla durata del raid.
Per gli appassionati di modellismo, le grandi imprese di Nino si possono rivivere ancora oggi anche in scala ridotta: negli anni ’70 le sue traversate suscitarono l’interesse della Mebetoys che decise di mettere in produzione l’Aziza in scala 1:43 dotandola non solo di porte, cofano e portellone apribile ma anche di tutti gli accessori presenti nella configurazione reale fra cui ruota di scorta e tenda sul tetto. Anche la Land Rover protagonista della lunga traversata dell’America è diventata oggetto da collezione e la si può trovare in scala 1:43 o 1:24 nel catalogo della Bburago.