
Il mese di maggio non è stato fortunato per le concessionarie d’auto. Anche se hanno riaperto fisicamente il 4 di inizio mese, le immatricolazioni sono crollate di un 50%, ad eccezione delle alimentazioni alternative come l’elettrico.
Il coronavirus sta andando a mietere sempre più vittime all’interno del mondo Auto. Le concessionarie non sono infatti riuscite a ripartire con il giusto slancio nel momento in cui il governo Conte ha deciso di andare a permettere la riapertura degli showroom. Il 4 maggio infatti tutte le concessionarie d’Italia, hanno riaperto i battenti, fiduciosi della ripartenza degli acquisti. Purtroppo tale speranza è stata totalmente vana, osservando i dati delle immatricolazioni del quinto mese dell’anno.
Secondo i dati diffusi dall’Unione nazionale delle concessionarie, gli ordini raccolti sono stati inferiori del 50% rispetto a quelli dell’anno scorso. In controtendenza notiamo però tutte le alimentazioni alternative come le ibride e le elettriche. Quest’ultime sono inoltre passate da una quota di mercato dello 0,6% al 1,8% per quel che riguarda gli ordini di maggio. Per la precisione nel mese di maggio 2019 le immatricolazioni erano state 1172, mentre quest’anno i dati toccano il valore di 1816.
A comandare la classifica troviamo sempre l’incontrastata Renault Zoe con 529 vetture, a cui segue con 308 la Smart Fortwo e a 299 la Volkswagen Up!.
Lungo tutta la classifica delle 10 vetture elettriche più vendute nel mese di maggio troviamo anche in ordine di graduatoria Opel Corsa, Peugeot 208, Nissan Leaf, Tesla Model 3, Hyundai Kona, Mini, Smart ForFour.
Queste vetture vanno a contrastare i dati delle vetture con alimentazione a benzina che sono crollate del 52% e delle auto con alimentazione diesel che hanno visto una perdita del 56%. Anche i gas alternativi come il GPL e metano registrano un calo rispettivamente del 51 e 49%.
Anche le ibride sono state apprezzate dal mercato italiano e hanno registrato un aumento del 18% con circa 12.000 immatricolazioni in un solo mese.
Chiaramente questi sono dati parziali che devono essere contestualizzati in una serie storica. Aspettiamo quindi i dati di giugno, i primi giorni di luglio, per osservare come il mercato auto si sta riprendendo dopo il lockdown del coronavirus