Toyota Marocco
Qualche semplice consiglio su come affrontare la guida sulla sabbia (© Sonja Vietto Ramus)

Mettere le “tassellate” nel deserto è una delle esperienze offroad da fare (almeno) una volta nella vita

Ai più esperti basta spesso uno sguardo per valutare la consistenza della sabbia e capire se quella che ci si trova davanti è compatta, soffice o con insidie nascoste. E per chi si avvicina la prima volta a questi terreni?

La guida di un fuoristrada potrebbe non essere così semplice. Se si attraversano per esempio conche sabbiose, evitare di restare intrappolati nella sabbia cedevole è ciò che richiede maggiore attenzione soprattutto se in salita dove l’inclinazione del terreno aumenta così come il carico sull’assale posteriore. Per superare forti dislivelli l’andatura deve essere sostenuta per far sì che il veicolo proceda ma senza che gli pneumatici facciano troppo sforzo. Ridurre al minimo le accelerate brusche o le frenate improvvise prediligendo la velocità anche in base a peso, carico e motorizzazione del veicolo è sempre consigliato così come la partenza da fermi con inserita la seconda o la terza ridotta è più indicato anche per evitare che ruote e frizione slittino.

E se si deve frenare sulla sabbia? Intanto se possibile meglio evitare di arrestare bruscamente il 4×4 e fermare il veicolo con l’anteriore in discesa in modo che al momento della ripartenza sia il suo stesso peso a dare lo slancio necessario. A far sì che il veicolo si arresti sulla sabbia sarà in realtà il peso stesso in fase di decelerazione. E poi ancora pressione bassa degli pneumatici così che la superficie d’appoggio a terra sia maggiore e scelta corretta delle marce da utilizzare. Ma se nonostante tutti gli accorgimenti ci s’insabbia? Non potendo certo spostare il fuoristrada come invece risulta possibile con una più leggera e maneggevole due ruote, se qualche manovra per liberarsi dalla sabbia non dovesse ottenere il risultato sperato, non resta altro da fare che ricorrere alle apposite piastre (o per chi preferisce un’ancora) su cui far poggiare le ruote del veicolo, una volta liberate dalla sabbia in eccesso. Riacquistata aderenza, il nostro 4×4 riprenderà a avanzare.

Il fuoristrada utilizzato per questo raid è un Toyota HZJ78, anno 2003, motore 1HZ-FE, alimentazione a gasolio, cilindrata 4.164 cm3, 6 cilindri a iniezione diretta, albero a camme in testa, 96 kw, cambio meccanico, rapporto potenza/tara 43,243 kw/t, massa massima a carico ammissibile del veicolo 3200 kg, lunghezza 4,995 cm, larghezza 1,690 cm e altezza 2,120 cm.

Per l’allestimento del fuoristrada si sono scelti ammortizzatori anteriori Oram Step 3, balestre rinforzate OME con biscottini ingrassabili, tenda Autohome Columbus, 2 taniche da 20 litri l’una per carburante con porta taniche singoli, piastre da sabbia in kevlar Modulidea con porta piastre Upracks, portapacchi Upracks con deflettore anti fruscio, BF Goodrich All Terrain 265/75 R16, cerchi Racer 8×16, pneumatico di scorta BF Goodrich con porta ruota Upracks, snorkel Safari, CB Midland Alan 100 Plus B con antenna Turbo Sirio, Mega Rally LCD, sedili Sparco, cinture racing a 6 punti di ancoraggio Sparco, compressore Viair 400C con tre punti gancio/sgancio rapido, volante a calice in pelle Sparco, 2 batterie Optima Blue 75 Ah, frigorifero Waeco CDF-35, gavone stivaggio accessori e generi alimentari in vetroresina e alveolare in alluminio spessore 10 mm con rivestimento in ecopelle, piani appoggio a ribalta in D-Bond per portelloni posteriori.

Si ringraziano: Grimaldi Lines, Euro4x4parts, Autohome e Falegnameria VP di Castel San Pietro Terme (Bologna).