
Per il terzo anno di fila le emissioni inquinanti prodotte dalle autovetture, continuano ad aumentare ed inquinare i nostri cieli e l’aria che respiriamo.
Sembra tutto ciò paradossale, ma anche con un ingente sforzo economico e produttivo di tutte le case automobilistiche, per il terzo anno consecutivo l’inquinamento del nostre città sta aumentando sempre di più.
Secondo quanto dichiarato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, nel 2019 l’anidride carbonica media delle nuove vetture immatricolate è cresciuta di 1,6 grammi per chilometro di percorrenza, arrivando a toccare 122,4 grammi per chilometro.
Tutto questo è dovuto al fatto che le persone stanno trasmigrando dall’acquisto di una vettura diesel all’acquisto di una vettura a benzina. La benzina infatti, nel 2019, è stata acquistata circa nel 60% delle nuove immatricolazioni.
Un secondo fattore che va a inficiare tale dato è legato alla preferenza e ai gusti degli automobilisti europei. I SUV, sono infatti passati dal 25% al 38% di share. Questo boom di immatricolazioni legati a questo particolare segmento, non fa altro che andare a peggiorare i dati legati all’inquinamento. Come contrappasso infatti, acquistare una vettura a benzina, rispetto ad una vettura diesel, va ad aumentare il livello di anidride carbonica nell’aria, anche se fa diminuire altri aspetti come le polveri sottili, le famose pm10 per intenderci.
Secondo quanto dichiarato dalla Agenzia Europea dell’ambiente, i dati che verranno emanati l’anno prossimo, riguardanti il 2020, dovrebbero però registrare una diminuzione dell’inquinamento, in quanto sono partite le prime maxi manovre europee di contenimento dell’inquinamento complessivo.
Le case automobilistiche infatti stanno aumentando l’utilizzo dell’ibrido all’interno delle proprie line-up, oltre ad un aumento degli incentivi da parte degli vari Stati europei, finalizzati alla stimolazione della domanda da parte degli acquirenti.
Staremo quindi a vedere se l’anno prossimo, i dati che ci verranno comunicati saranno in linea a quanto noi speriamo, ovvero una diminuzione delle polveri sottili e anche dell’anidride carbonica all’interno della nostra atmosfera.