Giuseppe Francesco Simonato
Giuseppe Francesco Simonato e il suo libro "L'Africa dal mio camion" (Fonte Sonja Vietto Ramus)

Pubblicato nel 2015, il libro di Giuseppe Francesco Simonato, “Simon” per gli amici, è un avvincente diario di bordo scritto più con il cuore che con la testa: protagonista la spedizione Overland 12 di Iveco che, partita da Torino nel gennaio 2010, è rientrata a Roma 6 mesi più tardi dopo aver attraversato mezza Africa.

“Nella mia esistenza ho avuto la fortuna di vivere intensamente per vari motivi: corse in auto, viaggi difficili, esperienze avventurose. Al contrario di molti ho creduto ai sogni e alcuni li ho realizzati riuscendo, con grande passione, a fare del mio vivere il mio lavoro – racconta entusiasta Simonato – I ricordi vissuti sono quelli che mi hanno portato a scrivere questo libro intitolato “L’Africa dal mio camion” in cui ho cercato di comunicare a lettori e appassionati le mie sensazioni”.

Sfondo di questa incredibile avventura narrata nel libro è l’Africa, vista e vissuta da Simonato dall’abitacolo del suo truck, un Iveco Daily 4×4 con motore da 3 litri, trazione sempre in presa sulle 4 ruote, cambio a 24 rapporti con bloccaggio di tutti i differenziali. E ancora cabina modificata con solo 3 posti a bordo, sedili anatomici e cinture di sicurezza a bretella, allestimento “tropico” con filtri gasolio supplementari e snorkel esterno per l’aspirazione. “Il box posteriore del nostro Daily derivava da una cellula coibentata e conteneva un serbatoio aggiuntivo da 700 litri, un compressore e un generatore elettrico azionati da un motore a scoppio – spiega “Simon” – Velocità massima oltre 140 chilometri orari, pneumatici Pirelli da 19,5” e peso a terra di circa 5 tonnellate”.

Ci racconti di cosa tratta il tuo libro? “Diciamo che è la diretta conseguenza dell’esuberante quantità di ricordi e sensazioni portate a casa da quell’incredibile avventura in terra africana, un po’ il riassunto di tutte le mie attività professionali e personali. La spedizione Overland 12 è stata preparata nel 2008-2009 e poi realizzata nel 2010: è stata sicuramente la più dura, difficile e pericolosa ma anche la più meravigliosa spedizione della storia di Overland. In tutti i sensi, sia dal punto di vista tecnico che umano” – prosegue Simonato che ha lavorato fianco a fianco con Beppe Tenti, capo spedizione e inventore di questa serie di spedizioni geografiche e documentaristiche poi trasmesse su Rai 1 a partire dal 1996 per un totale di oltre 200 puntate.

La Torino-Città del Capo-Roma (questo il tragitto della dodicesima esplorazione raccontata da Simonato) ha accompagnato i partecipanti nel cuore dell’Africa nera attraverso Marocco, Mauritania, Mali, Guinea Conakry, Sierra Leone, Liberia, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Camerun, Gabon, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Angola, Namibia e Sudafrica e tanti altri paesi sino al rientro in Italia. “Per Overland 12 sono stato prima il capo progetto nella preparazione dei veicoli e poi il responsabile tecnico durante il viaggio in cui ho anche vestito i panni di pilota del Daily 4×4 – conclude Simonato che da decenni in Iveco si occupa di gestire tecnicamente il settore motorsport e adventure – Di difficoltà ce ne sono state davvero molte ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Ecco perché con grande orgoglio e un pizzico di nostalgia ricordo sempre quest’impresa come un’esperienza indimenticabile e semplicemente unica”.

“L’Africa dal mio camion” (BookSprint Edizioni) con le sue 220 pagine racconta storia e  aneddoti di un’avventura con la A maiuscola, durata 183 giorni non stop, attraverso 29 paesi e  50 mila chilometri. Da leggere tutto d’un fiato.

Informazioni su http://www.overland.org