
Protagonista di questo emozionante tour alla scoperta del territorio islandese è stato uno dei fotografi del celebre Rainforest Challenge Malesia, Pavel Mothejl
Benvenuti nella patria di alcuni dei più grandi ghiacciai d’Europa e dei vulcani più attivi del mondo: l’Islanda, “terra di fuoco e ghiaccio” fondata circa mille anni fa durante l’era delle esplorazioni vichinghe, in seguito colonizzata da norvegesi e celti.
Dopo i lunghi mesi primaverili dell’emergenza sanitaria, Pavel Mothejl, fotografo freelance per importanti eventi off road fra cui il Rainforest Challenge Malesia, è partito con una spedizione di cinque fuoristrada e un 6×6 Bureko (di fabbricazione ceca) assieme a Mila Janacek e altri connazionali cechi. Non appena i paesi europei hanno iniziato a riaprire i loro confini, a luglio Pavel e il suo gruppo hanno raggiunto da Praga, via terra, la Danimarca per poi imbarcarsi su un traghetto diretto a Seydisfjördur, in Islanda, per un tour di due settimane di esplorazione.
“La seconda isola più grande d’Europa dopo la Gran Bretagna e la 18^ al mondo. L’estate è il periodo migliore per andarci anche se a causa del suo clima oceanico subpolare oltre ad essere una terra di estremi contrasti geologici, qui, pioggia e vento intenso non sono rari anche nel periodo estivo – racconta Pavel – Ma nessun problema, al Rainforest siamo abituati all’adagio “va bene qualsiasi cosa” visto che ci si deve adeguare a tutto ciò che decide Madre Natura, anche 10 giorni di pioggia fitta e acqua alta”.
All’arrivo a Landmannalaugar si viene accolti da un paesaggio davvero incredibile, di quelli che solo un’affascinante isola come l’Islanda sa offrire a chi cerca avventura, modellato dalle forze della natura con profondi fiordi, aspre catene montuose, geyser zampillanti, sorgenti termali naturali, campi di lava vulcanica e spiagge di sabbia nera. “E anche montagne innevate, ghiacciai e cascate sbalorditive: quella di Dettifoss, la più grande d’Europa per volume, dove è stata girata una scena del film Prometeo, lascia senza parole” – spiega Pavel.
Il Circolo Polare Artico tocca la penisola più settentrionale dell’isola che è coperta dal Vatnajökull, il ghiacciaio Vatna, il più grande del paese. “Le sue dimensioni sono uguali alla superficie totale complessiva coperta da tutti i ghiacciai del continente europeo – prosegue entusiasta Pavel – L’Islanda ti permette davvero di fare un viaggio al centro della terra, per dirla alla Jules Verne. Gli scienziati hanno stimato che dal 1500 circa un terzo del flusso di lava totale della terra si sia riversato proprio dai vulcani di questo paese!”.
Per gli appassionati di 4×4, un raid in Islanda è di quelli da fare almeno una volta nella vita. “Sì! Gli scenari sono davvero affascinanti e maestosi oltre all’emozione di viaggiare e potersi accampare lungo la strada con il proprio fuoristrada – conclude Pavel – Immagina di guidare su un terreno ondulato e contrastante con panorami pittoreschi e, in alcuni punti, con molta acqua che attraversa il percorso per lo scioglimento della neve e del ghiaccio. L’altro aspetto importante è prendersi del tempo per entrare in contatto con gli abitanti locali: si potranno ascoltare storie di elfi, troll e altre figure leggendarie di questo mitico paese. Gli islandesi sono molto bravi nel prendersi cura delle loro tradizioni, dei costumi e della lingua”.