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Con l’arrivo di marzo, arriva anche il momento di vedere dal vivo la nuova Golf, orami all’ottava generazione.

Un vero mito per tutti gli appassionati di auto, che nel corso della seconda metà del 900 è stata sempre in grado di evolversi e cambiare, seguendo ed adattandosi alle mode del momento. Ci verrebbe da dire, che è stata anche lei, in parte, a descrivere il momento preciso della storia mondiale.

Fattostà che al Salone di Ginevra, che doveva partire questa settimana, era in programma la presentazione della nuova Golf 8, in diverse versioni. Come tutti sappiamo, per motivi legati al Coronavirus, il salone è stato annullato e tutte le presentazioni verranno effettuate dalle case automobilistiche in modo autonomo ed online. 

Volkswagen aveva però già diramato alcune informazioni legate alla Golf, per tutte le versioni che avrebbe presentato. Una strategia molto interessante, per creare attenzione e suspance nei confronti degli appassionati e dei giornalisti. 

Avremmo infatti visto la versione “base”, ma anche le GTI, GTD e GTE, rispettivamente le versioni cattive con alimentazione benzina, diesel ed elettrico. Facendo un confronto diretto, ed anche molto semplice, si nota come la GTE abbia gli stessi cavalli della GTI (245 cv) ma una coppia motore decisamente più potente. La differenza sta nel fatto che la GTI ha un motore 2.0 TSI, mentre nel caso della GTE la cilindrata è scesa fino a raggiungere quota 1.400 centimetri cubici, al quale è stati aggiunto un motore elettrico da 85 kw. Ecco spiegato il mistero: l’aggiunta di un motore elettrico ad un benzina, crea una coppia motore decisamente più performante rispetto ad un motore benzina anche di dimensioni più generose. Questo aspetto è dovuto al fatto che i motori elettrici hanno una coppia che entra subito in funzione, rispetto ai benzina. Per la GTE infatti la coppia arriva a ben 400 Nm, contro i 370 cv della GTI.

Non male per una ibrida!