Treni giapponesi si rinnovano
Novità dal lontano Giappone, per i treni elettrici

Il paese del Sol Levante, famoso in tutto il mondo per la sua rete ferroviaria, si accinge a introdurre 40 treni a batteria entro 2 anni.

 Il Giappone è famoso in tutto il mondo per la sua rete ferroviaria, e per i suoi treni superveloci. Se siete mai stati a bordo di uno di questi treni, l’esperienza che avete vissuto vi sarà rimasta sicuramente impressa all’interno di voi. Oltre alla cura dei dettagli e alle velocità impressionanti che vengono mantenute lungo tutto il percorso ferroviario, i treni giapponesi sono anche famosi per la loro puntualità incredibile al secondo. Non è infatti novità trovare notizie che il capotreno si scusa per qualche secondo di ritardo avvenuto in occasione di una tratta ferroviaria.

 La notizia che però vi vogliamo raccontare oggi riguarda la forma di alimentazione che alcuni treni giapponesi stanno per ottenere nel giro di due anni. Non avremo più forme elettriche prodotte grazie a cavi elettrici sospesi sopra i binari del treno, ma  verranno introdotti 40 treni a batteria al litio.

 Con una lunghezza di circa 16 vagoni, questi treni vedranno posizionate le batterie sotto il pianale dei vagone. La velocità di punta è di 360 km, orari mentre quella di crociera è di circa 285 km orari.

 È la novità più importante delle ferrovie giapponesi degli ultimi 13 anni e va a modificare l’orientamento di quest’ultima nei confronti dell’ambiente. I primi test che sono stati effettuati, hanno dato esito molto positivo e si prevede nel giro di due anni di introdurne un buon numero, in modo da coprire non solo le tratte più famose, come ad esempio quella che va da Tokyo a Osaka, ma anche quelle minori.

 Il disegno tecnico è stato progettato al fine di massimizzare il risparmio energetico e di rendere minore l’impatto del treno nei confronti dell’aria da tagliare.  Che siano belli o brutti poco cambia, l’importante è che questi treni siano il cambiamento dell’industria ferroviaria giapponese, vero punto di riferimento per un’economia ferroviaria mondiale.