
Quattro chiacchiere sul fuoristrada estremo visto dall’altra metà del cielo
Françoise la conoscono tutti. Non solo perché anima e corpo di Euro4x4Parts, una delle aziende specializzate in accessori offroad più importanti d’Europa (con una sede a Lloret de Mar, in Spagna, e l’altra a Sainte Marie de Gosse, in Francia), ma anche per essere una delle migliori navigatrici in gare di estremo. Le abbiamo chiesto quale sia stata la competizione più difficile a cui abbia partecipato e perché.
“Sicuramente il Croatia Trophy – risponde senza nemmeno pensarci – Soprattutto per le condizioni metereologiche perché può piovere a dirotto, notte e giorno, per l’intera durata della gara e poi per l’assenza di confort. Si trascorre la giornata nel fango e quando si arriva al campo la doccia non c’è…Mi sono sempre piaciuti i passaggi difficili e tecnici così come le gare impegnative perché proprio in queste situazioni estreme si può davvero fare la differenza rispetto agli equipaggi meno agguerriti. Bisogna dire però che in certi momenti il piacere di gareggiare lascia spazio alla stanchezza e alla difficoltà!”.
Hai sempre indossato i panni di copilota: non ti piacerebbe per una volta organizzare una gara di 4×4 estremo? “Devo dire che mi diverto moltissimo a fare la navigatrice in quelle gare dove questo ruolo è importante tanto quanto quello del pilota. A mio parere il codriver può fare la differenza in una gara. Al contrario invece non mi piacciono le prove come in Ultra4 dove, chi svolge il mio ruolo, in realtà non ha nessun ruolo se non quello di essere trasportato come un sacco di sabbia! In quel caso, almeno sceglierei di sedermi dietro al volante – commenta Françoise – Quanto a organizzare una competizione di fuoristrada estremo me lo hanno già proposto più volte ma penso sia un lavoro a sé e che non si possa fare tutto se ciò che si fa lo si vuole fare bene. Anche per questo Euro4x4Parts supporta molte gare di qualità senza però organizzarne una propria. Forse un giorno, quando non avrò più le carte in regola per correre ne riparleremo”.
Un’ultima domanda: dal tuo punto di vista, ovvero quello della navigatrice, come sono cambiate le competizioni estreme negli anni? “Prima c’erano gare tecniche con passaggi impegnativi ma scarsa velocità da un lato e gare basate invece sulla velocità ma senza tecnicità dall’altro. Oggi si assiste a una fusione di questi due generi: chi gareggia vuole cioè tutto assieme, velocità e tecnicità. Questo comporta però che i veicoli impegnati sui campi di gara siano sempre più preparati e che gli equipaggi stessi siano, diciamo pure, versatili e pronti a tutto” – conclude.
Un consiglio: non fatevi ingannare dai capelli biondi e il sorriso contagioso di questa “lady steel” perché quando indossa casco e guanti, a grinta, Madame Euro4x4Parts non è seconda a nessuno.