
Un viaggio di oltre 19 mila chilometri attraverso 16 paesi d’Europa e Asia per raggiungere Tokyo alla guida di una Peugeot 3008 HYbrid4. Un’altra delle tante avventure che negli anni scorsi ha visto protagoniste Silvia e Mariella di “Donne al Volante”.
Avventura & solidarietà. Un binomio che ha sempre contraddistinto i viaggi organizzati da Silvia Gottardi e Mariella Carimini, le “Donne al Volante” che hanno viaggiato rigorosamente in “rosa” alla scoperta del mondo per beneficienza. Dopo il Mongolrally del 2010 e la Transafrica dell’anno successivo, le due ragazze sono state protagoniste di un nuovo emozionate progetto, che ha avuto come obiettivo quello di raccogliere fondi per le Onlus impegnate in iniziative umanitarie in alcuni dei paesi attraversati, che dall’Italia le aveva portate niente meno che in Giappone.
Grazie all’aiuto di Fondazione Candido Cannavò, Gazzetta dello Sport, Peugeot Italia e molti altri sponsor, Silvia e Mariella erano partite alla guida di una Peugeot 3800 HYbrid4 (la prima vettura diesel ibrida al mondo) che da Milano a Tokyo si è rivelata una preziosa compagna di viaggio.
“Arrivare sino in Giappone attraversando paesi d’Europa e Asia… – hanno raccontato Silvia e Mariella – Una nuova avventura dove la solidarietà è stata protagonista assoluta, un viaggio tinto di rosa ma dal cuore green affrontato su una Peugeot, per due mesi la nostra casa, che ci ha permesso di conoscere paesi e gente che altrimenti non avremmo mai avuto la fortuna di incontrare. Uscire dalle rotte turistiche, gustare il viaggio e le sue emozioni…tutto questo per noi è stata Eurasia”.
Ad accompagnare il nuovo raid delle Donne al Volante era stata la compatta 3800 Hybrid4 di casa Peugeot che abbina un due litri turbodiesel da 163 CV e un propulsore elettrico da 37 CV. Per poter agevolare la guida sulle piste dissestate incontrate dalle due ragazze nell’attraversamento di molti stati (in particolare dell’ex Unione Sovietica) erano state effettuate alcune migliorie ad hoc: ad occuparsene, ancora una volta, la Ferri Corse di Milano. Gli interventi avevano interessato principalmente la protezione del sottoscocca dove era stato alloggiato il radiatore di raffreddamento del carburante di ritorno dal serbatoio: tutta la parte inferiore della Hybrid4 impegnata in “Eurasia” era stata rivestita con pannelli in alluminio dello spessore di 6-7 mm. Infine per allontanare le sospensioni da eventuali ostacoli presenti lungo il percorso, l’altezza minima da terra era stata rialzata di circa 40 mm mentre agli ammortizzatori ad azoto con serbatoio del gas esterno abbinati a molle rinforzate.
Il paese che aveva più affascinato le Donne al Volante? La Cina. “Appena entrate in territorio cinese ci era stata imposta una guida che in realtà ha avuto il solo compito di impedire l’ingresso (a noi ma ai turisti in generale) in alcune zone off limits del paese. Sin da subito ci eravamo rese conto della grande difficoltà del comunicare con le persone del luogo: non solo non conoscevano l’inglese ma addirittura per una guida stessa diventava complicato farsi comprendere dagli abitanti del luogo in quanto in Cina ci sono decine di dialetti diversi fra loro a seconda della regione in cui ci si trova – hanno concluso Silvia e Mariella – Nella regione dello Xinjiang quasi sembrava di non essere in Cina: non ci sono templi tipici, le persone non parlano cinese, i tratti somatici sono più simili a quelli dell’Asia centrale e quasi tutti sono musulmani. Ciò che si nota subito poi è di non essere gli unici alla guida di un mezzo elettrico: le strade sono letteralmente invase da motorini elettrici che non superano mai i 40 km orari“.
Alla prossima puntata delle loro avventure a quattro ruote!