
Sta per ripartire la consultazione per valutare un eventuale eliminazione dei benefici fiscali che finora il diesel ha ottenuto nei confronti del benzina. Vediamo di cosa si tratta.
Molto spesso si dice che la popolazione italiana non abbia voce in capitolo per esprimere il proprio pensiero o la propria opinione in merito soprattutto all’inquinamento. Molto spesso sentiamo anche al bar, i dialoghi delle persone dove la rassegnazione di vedere aumentare l’inquinamento all’interno delle nostre città e nei nostri veicoli, è quanto meno preoccupante.
Tuttavia sta partendo la consultazione pubblica on-line sulle proposte di riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
Uno degli aspetti chiavi è senza dubbio eliminare il vantaggio fiscale che il diesel ha nei confronti del benzina. Attualmente il diesel beneficia di imposte che sono inferiori in termini assoluti rispetto al benzina.
Costa, Ministro dell’Ambiente, ha infatti affermato che chiunque potrà contribuire in modo da trasformare le proposte in articoli per la prossima legge di bilancio.
L’obiettivo è quello di aumentare il gettito fiscale derivante dalla graduale eliminazione dei sussidi al fine di finanziare interventi indicati nelle proposte in consultazioni che sono ovviamente mirate a rinnovare il parco veicoli in circolazione e introdurre i crediti d’imposta per investimenti sostenibili.
Oltre ovviamente ad andare a eliminare la minore accisa del diesel rispetto al benzina, si lavora anche a effettuare un’ipotesi di riduzione dell’accisa del GPL per impianti centralizzati ad uso industriale, ma anche altri interventi sugli oli di diversa fattura in diversi stadi produttivi.
Il nostro augurio è quindi di un intervento quanto più massiccio della popolazione italiana. Contribuire con idee innovative su un processo è senza dubbio importantissimo e di vitale importanza per una transazione verso un’economia sempre più verde ed una mobilità sempre più sostenibile.
E ovviamente, si spera anche che tutto quello che verrà proposto dalla maggioranza della popolazione, venga ascoltato e convertito in decreto legge e successivamente diventi realtà all’interno del nostro paese.