Dakar 2021 Carlos Sainz
Lo spagnolo Carlos Sainz al volante della Mini (Fonte DPPI/F.Gooden)

E’ andata in scena ieri la prima tappa della 43^ edizione del rally raid ospitato, per la seconda volta, in Arabia Saudita

Non è stata la lunghezza del percorso il maggior problema dei piloti nella prima vera speciale della Dakar 2021 quanto piuttosto la sua intensità. Il groviglio di tracce del primo tratto ha subito messo alla prova le capacità di navigazione e a farne le spese, tra gli altri, è stato, fra le moto, lo stesso campione in carica Ricky Brabec. Trovato il bandolo della matassa, i partecipanti si sono trovati in un terreno roccioso con traccia obbligata che ha causato numerose forature. Una delle vittime è stato Sebastien Loeb, al quale probabilmente rimarrà un ricordo amaro di oggi. Chi è riuscito ad uscirne indenne ha potuto godere di una prima divertente sezione sabbiosa sino all’arrivo a Bisha, finish della prima tappa della Dakar 2021.

I campioni in carica hanno vissuto destini contrastanti nelle prime fasi. Ricky Brabec ha faticato molto con la navigazione della prima parte di tappa, cedendo ben 18 minuti al suo pluridecorato avversario Toby Price che che vinto la 13° speciale della sua carriera. Nel frattempo, Carlos Sainz ha dominato la classifica delle auto nella quale gli outsider Martin Prokop e Mathieu Serradori hanno preso il 3° e il 4° posto. Tra i veicoli leggeri, il T3 di Cristina Gutierrez è stato il più veloce, siglando così una vittoria storica data l’eccezionalità di una vittoria di tappa da parte di una donna. Tra i camion, il campione 2020 Andrei Karginov è stato fermato da problemi meccanici che gli sono costati più di un’ora e mezza, ma la casa Kamaz ha comunque preso il controllo della gara con uno dei suoi eredi, Dmitry  Sotnikov. Il pilota di quad Alexandre Giroud è l’unico a confermare lo stato di forma mostrato nel prologo e a segnare un nuovo successo.

Fra le curiosità in categoria moto c’è da segnalare ben otto nazionalità presenti nella top ten di ieri con un australiano, un argentino, un austriaco, un britannico, uno spagnolo, un francese, un americano e ancora un ceco. Estendendo alla Top 20 troviamo anche uno slovacco, un pilota del Botswana, un cileno e un polacco. In totale quest’anno non meno di 28 paesi sono rappresentati alla Dakar.

Delusione per Sébastien Loeb che non si immaginava certo così il suo ritorno alla Dakar: il decimo posto ottenuto nel prologo ha dato all’alsaziano un buon vantaggio in partenza al volante della sua BRX, ma la fortuna lo ha presto abbandonato. Vittima di tre forature che lo hanno notevolmente rallentato, ha anche avuto qualche problema con la navigazione e il tutto gli è costato un ritardo di 24 minuti dal leader della Generale Carlos Sainz. Non ci sono dubbi per i prossimi giorni: Loeb dovrà passare all’attacco.