
La 43^ edizione del rally-raid più famoso al mondo si svolgerà dal 3 al 15 Gennaio in Arabia Saudita
“Sentiamo spesso dire che essere alla partenza della Dakar è già una vittoria. È certamente questo è il sentimento che ci animerà tutti il 3 gennaio a Jeddah con lo start della 43^ edizione”, commenta David Castera, direttore del rally, in apertura della presentazione della Dakar 2021.
Il lavoro di preparazione, e in particolare le ricognizioni del tracciato che ospiterà piloti provenienti da tutto il mondo, si sono svolte secondo un programma adattato ai vincoli sanitari legati a quest’anno difficile anche per il mondo dello sport. Allo stesso modo, la gara si svolgerà in condizioni inusuali, scritte in un protocollo volto a garantire la massima protezione contro la diffusione del virus Covid-19.
Ma per gli appassionati di rally-raid, l’evento principale del mese di gennaio avrà comunque tutti gli ingredienti che “fanno sognare chi parte e chi resta”, per usare la ricetta del suo creatore, Thierry Sabine. Dopo un assaggio di deserti sauditi, sarà una lezione tutta all’insegna della geografia quella che attenderà i piloti e gli equipaggi della Dakar 2021. Le caratteristiche del percorso, così come i nuovi regolamenti adottati, mirano a ridurre la velocità media per migliorare ulteriormente le condizioni di guida e sicurezza dei concorrenti.
La lotta per la conquista dei vari titoli in gioco si preannuncia decisamente interessante sin dall’inizio. Fra le moto, Ricky Brabec, su Honda, ha messo fine a una serie di 18 vittorie consecutive dell’azienda austriaca KTM, che cercherà sicuramente di risalire al vertice della classifica. La categoria quad invece “perde” il detentore del titolo 2020, Ignacio Casale, che sarà sì iscritto alla prossima Dakar ma per una nuova sfida nell’abitacolo di un camion, con cui aveva scoperto il rally nel 2010.
Carlos Sainz, vincitore nel 2020 in auto al volante di un buggy Mini X-Raid, partirà con la stessa ambizione consapevole che a rendergli difficile l’impresa ci sarà un altrettanto motivato Nasser Al Attiyah con Toyota. A rendere ancora più interessante la sfida ai vertici delle 4 ruote ci sarà il ritorno di Sébastien Loeb, iscritto come Joan “Nani” Roma, nel team privato BRX; da non sottovalutare neppure il duo composto da Cyril Despres e Mike Horn, in gara con un veicolo ad energia alternativa.
Infine, fra gli SSV, è il vincitore cileno 2019 Francisco “Chaleco” Lopez a essere il favorito, in una disciplina dove però tutto è in continua evoluzione.
I partecipanti della Dakar scenderanno in pista il 2 gennaio per un breve prologo di 11 km che permetterà di assegnare a ciascuno l’ordine di partenza per la prima tappa.