(Michel luiz de freitas / Shutterstock.com)

L’operatore di micro-mobilità Helbiz ha deciso di partecipare alla lotta a questo terribile virus, utilizzando i propri monopattini elettrici al fine di distribuire kit di mascherine e gel igienizzante in alcune città italiane.

Nelle città di Milano, Roma, Torino e Verona verranno distribuiti presso le case dei cittadini (che ne fanno richiesta) un kit con Mascherina e gel igienizzante a €15, al quale viene aggiunta un’offerta alla fondazione Humanitas. 

L’attività in questione prevede per l’appunto l’acquisto on-line del kit, composto da una mascherina certificata KN95 ed un gel igienizzante per le mani. Ad ogni kit acquistato, la società Helbiz, in collaborazione con il sito efarma.com, ha deciso di effettuare una donazione alla fondazione Humanitas di 3 mascherine che verranno messe a disposizione degli operatori socio sanitari ospedalieri.

Tale operazione, non ha assolutamente un profitto, come affermato dal fondatore di Helbiz Salvatore Palella, ma ha come unico scopo quello di aiutare le persone in difficoltà e cercare di combattere in modo sempre più coeso e programmato il coronavirus. 

Tale iniziativa è stata sviluppata inizialmente in 4 città, ma non si esclude che possa essere applicata dalla società in questione o da altre società di micro mobilità, lungo tutto il nostro stivale. Sono proprio queste le situazioni dove le diverse forme di mobilità verde, che quindi riescono ad arrivare fino nei centri storici delle città, diventano virtuose, andando ad aiutare concretamente le persone che si trovano in difficoltà o che ne richiedono il servizio.

La consegna tramite monopattini elettrici, oltre ad arrivare in modo molto più veloce e celere rispetto ad altre modalità, va inoltre a contrastare l’aumento di inquinamento delle nostre città. Leggendo online si nota inoltre come, alcuni studiosi affermino che l’inquinamento prodotto dalle polveri sottili, abbia un ruolo non secondario per la diffusione del coronavirus all’interno del nostro paese. Chiaramente sono ancora in corso analisi e studi sull’importanza e l’impatto delle polveri sottili sugli effetti globali del coronavirus, ma non sono tuttavia pochi gli studiosi che stanno attualmente puntando il dito su tale aspetto.