
Realizzata nelle officine del Mehari-2CV Club Cassis, questa 4×4 del marchio francese monta 2 motori di derivazione Citroën Visa da 652 cc. di cilindrata potenziati a 50 hp ognuno, roll-bar artigianale e sistema sospensivo da competizione. Ecco i suoi segreti.
Gennaio 2007. I francesi Georges Marques e Cyril Ribas, iscritti con il numero #400, hanno le idee chiare sin dall’inizio: portare la 2CV preparata per la Dakar al traguardo del rally-raid più famoso al mondo. L’obiettivo non viene purtroppo raggiunto: il sogno di arrivare sul Lago Rosa, in Senegal, s’infrange dopo la quarta tappa a Ouarzazate, in Marocco, quando la sospensione posteriore della 2CV lascia a piedi pilota e co-pilota.
Già dalla partenza a Lisbona però quella piccola 4×4 aveva saputo creare attorno a sé grande interesse, sia fra gli appassionati del Double Chevron che fra i media di mezzo mondo incuriositi dalle grandi ambizioni della simpatica Citroën. Risultato a parte, quella partecipazione fu ugualmente un successo perché nonostante la preparazione da competizione, Bi-Bip 2 era rimasta una vera 2CV nell’animo e nell’estetica oltre a essere l’unica Citroën ai nastri di partenza del rally.
Approdata la prima volta in Italia nel 2018 ospite del Caravan Petrol Summer Camp (il tradizionale raduno dedicato ai viaggiatori a uno, due o più cilindri), la 2 cavalli si è messa alla prova sugli sterrati dell’Appennino, nel borgo medievale di Castel del Rio, in provincia di Bologna: qui, piacevole sorpresa, l’abbiamo vista sfrecciare veloce e sicura e con quell’eleganza che si addice a una vecchia signora.
Costruita dalla A alla Z dal team competizioni del Mehari-2CV Club Cassis, la Bi-Bip versione 2 si è rivelata più affidabile e performante di quella del 2005 grazie anche all’esperienza acquisita con il tempo da tecnici e meccanici che avevano già lavorato sul primo modello sceso in pista in terra d’Africa.
Due motori bicilindrici boxer raffreddati ad aria, accensione elettronica MCC “Speciale Dakar”, 4 ammortizzatori orizzontali De Carbon e 4 verticali combinati Ohlins, carburatori Solex monocorpo, telaio realizzato ad hoc (tipo Mehari 4×4), impianto di scarico 2 in 1 su misura, roll-bar di fabbricazione MCC, sedili sportivi da gara, strumentazione per la navigazione a cruscotto, dischi freni all’anteriore e posteriore, 3 treni di pneumatici (per pista sconnessa, sabbia e dune e pista veloce).
Il biglietto da visita di questa 2CV è di tutto rispetto e se aggiungiamo il fatto che la verve corsaiola non le manca di certo, il gioco è fatto. Un’ultima curiosità? Il nome Bi-Bip lo si deve al celebre Road Runner, il pennuto dai colori sgargianti, abile corridore e antagonista di Wile Coyote. Veloce e di grande arguzia, proprio come il simpatico personaggio della Warner Bros, la 2CV a trazione integrale uscita dalle officine francesi del Mehari Club Cassis nel 2007 non solo ha fatto la storia ma è rimasta anche nel cuore di molti appassionati.