
Gli ingegneri della casa automobilistica dei quattro anelli, stanno recentemente modificando lo sviluppo delle forme di ricarica delle vetture elettriche. Non più picchi molto alti di potenza, ma picchi più bassi e mantenuti per una maggiore curva di tempo.
Le vetture elettriche stanno ormai assorbendo notevole importanza all’interno dei processi di ricerca e sviluppo delle case automobilistiche. Audi ha recentemente sviluppato un’interessante tecnologia per il motore elettrico, che è stata ad esempio installata sulla sua E-Tron.
Come tutti sappiamo la problematica dei possessori delle vetture elettriche è il tempo di ricarica e la diffusione delle colonnine elettriche. Ipotizzando di avere un utilizzo prettamente urbano, i possessori di una vettura elettrica potrebbe mandare a ricaricarla all’interno del proprio garage o nei punti di ricarica vicino a casa.
Tutti noi vorremmo avere una vettura elettrica che si ricarica con la stessa velocità di un pieno di benzina o diesel, ma quel giorno è ancora abbastanza lontano. Le case automobilistiche stanno infatti spingendo sulle ricariche molto veloci con picchi di potenza da 180 o 250 kW. Tutto questo non fa altro che andare a stressare le batterie e far perdere l’efficienza e l’efficacia della ricarica nel corso degli anni.
Una ricarica lenta o comunque gestita con un picco di potenza inferiore, è sicuramente da preferire in ogni caso. Per questo motivo gli ingegneri Audi hanno deciso di stabilire quasi uno standard per le ricariche che si attesta a 150 kw per la maggior parte del tempo necessario.
Senza andare a esplicare i motivi tecnici, possiamo però dire che con tale tecnologia bastano appena 30 minuti per ricaricare fino al 80% la batteria della Audi E-Tron e 45 minuti per passare dal 5% al 100%.
Come tutto questo sia possibile è presto detto: è tutta una questione di curve di potenza e di inclinazione delle stesse. Meno sono ripide, meno abbiamo picchi di potenza e valori molto alti con degradamento maggiore a lungo andare delle batterie elettriche.