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La giunta della provincia autonoma di Bolzano ha deciso di dare il via ad un progetto di conversione dell’intera vallata, da Verona a Monaco, verso una mobilità sostenibile. Vediamo insieme i dettagli.

Mentre l’Italia sta cercando di ripartire ed uscire dalla fase 2 del coronavirus, molte realtà locali stanno cercando di comprendere come affrontare il problema dell’inquinamento nei prossimi anni. La provincia autonoma di Bolzano, già da diverso tempo, ha deciso di puntare sull’idrogeno, al fine di a portare le emissioni di inquinanti e CO2 a livelli minimi nella storia.

L’idrogeno, questa nuova forma di alimentazione che secondo molti verrà ampiamente sfruttata nei prossimi decenni a fianco dell’elettrico puro, vede un primo sostanziale utilizzo presso la Provincia autonoma di Bolzano. In essa troviamo infatti l’unico distributore in Italia, fautore di una conversione futura dell’intera vallata.

L’intento del progetto è quello infatti di andare a diffondere maggiormente stazioni di idrogeno lungo tutta la tratta, realizzare nuovi impianti eolici, perfezionare il sistema di trasporto elettrico tramite autobus e funivie, fino ad arrivare a case con basso consumo complessivo di energia.

Tutto questo è un progetto chiaramente che deve essere sviluppato su un obiettivo di tempo abbastanza lungo. Entro il 2030 si prevede infatti di andare a ridurre del 30% la dipendenza dal petrolio e contemporaneamente aumentare di circa il 45% il consumo di energia elettrica. Il trasporto su gomma dovrebbe diventare più ecosostenibile di circa un 15%, così come le vetture che utilizziamo noi tradizionalmente tutti i giorni, dovrebbero aumentare di circa il 15% nelle alimentazioni elettriche . Il trasporto pubblico invece dovrebbe muoversi entro 10 anni, nella stragrande maggioranza ad impatto zero.

Secondo il progetto, in questo modo la CO2 verrebbe dimezzata entro 10 anni, con una sostituzione di circa il 45 percento rispetto al dato attuale.

Questo piano sviluppato dall’Alto Adige è assolutamente interessante e ci auguriamo che venga usato come punto di partenza e conversione per altre vallate e da altre tratte autostradali. Il sogno di molti è infatti andare a convertire quanto più il trasporto legato a combustibili fossili a energia sviluppata da fonti rinnovabili

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