
La pachira è considerato l’albero della fortuna: scopriamo tutto sulla pianta, compreso il motivo per cui andrebbe sempre tenuta in casa.
Appartenente alla famiglia delle Bombacaceae, la pachira è una pianta tropicale sempreverde, originaria delle foreste pluviali dell’America Centrale e del Brasile. Conosciuta anche come albero della fortuna o pianta porta soldi, all’aperto può raggiungere altezze consistenti. In casa, invece, non cresce tantissimo. Ecco perché è una delle piante d’appartamento più amate di sempre. Non solo, il suo aspetto davvero particolare rende gli ambienti domestici più caldi e leggermente esotici. Con il suo tronco intrecciato, presenta fiori a forma di piccole zucche di colore bianco, rosso o crema, chiamate anche castagne selvatiche, mentre le foglie sono grandi e di tonalità verde intenso.
Le specie più note di pachira sono tre: la Acquatica, Insignis e Glabra. In Italia quella più diffusa è la Acquatica. La pianta cresce bene se esposta alla luce, ma non ai raggi diretti, e in un ambiente la cui temperatura non sia inferiore ai 15 gradi. Ogni tre giorni va innaffiata in modo abbondante con acqua distillata o piovana. In ogni modo, prima di innaffiarla valutate l’umidità del terriccio. Se risulta ancora bagnato evitate l’acqua, ma vaporizzatene un po’ sulle foglie.

Pachira: perché tenerla in casa?
In Estremo Oriente, la pachira è considerata una pianta porta soldi. Secondo la leggenda, le sue foglie sono in grado di attrarre il denaro, mentre il tronco intrecciato è capace di trattenerlo a favore di chi la coltiva e se ne prende cura. Pertanto, è una pianta di buon auspicio, sia per sé che come dono agli altri. Tralasciando la fortuna che può apportare a chi la possiede, la pachira resta una bellissima pianta ornamentale, in grado di abbellire ogni angolo della casa.