Barattolo rifiuti 0
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Aigul Safiullina aveva un grande obiettivo: ridurre drasticamente la produzione di immondizia attraverso l’uso di barattoli a rifiuti 0

Alcune settimane fa, l’ex attivista Aiugul Safiullina ha raccontato, alla rivista online Green Queen, la sua esperienza ambientalista. Il suo obiettivo era quello di ridurre il più possibile la produzione di rifiuti. Per farlo, ha deciso di utilizzare il metodo dei barattoli a rifiuti 0.

Questo metodo si è diffuso grazie alla francese Bea Johnson, da molti considerata come una vera esperta in ambito di riduzione dei rifiuti. Lo scopo è quello di conservare nel barattolo tutta l’immondizia che produciamo e che non è riutilizzabile, riciclabile o compostabile. In questo modo, tenendo conto della grandezza limitata del contenitore, saremo invogliati a produrre sempre meno scarti, per evitare che il barattolo si riempia totalmente. L’attivista ammette che l’obiettivo era quello di raggiungere gli 0 rifiuti, sostituendoli completamente con prodotti riciclabili.

Sin da subito Aigul Safiullina era ben consapevole che il suo non era affatto un obiettivo facile, ma era decisa a fare la sua parte ogni giorno. La preparazione del pranzo e della cena, ad esempio, avveniva categoricamente senza imballaggi, attraverso alimenti acquistati al mercato locale, mentre alcune tipologie di prodotti erano banditi per il rischio di riempire il barattolo.

Le difficoltà di un’ambientalista

Con il tempo, la sua grande ambizione divenne celebre, soprattutto grazie ai post che ogni giorno pubblicava sui propri canali social, per mostrare agli altri come essere sostenibili. La sua determinazione la rendeva una donna soddisfatta e ammirata, eppure qualcosa d’improvviso sembrò rompersi: il benessere personale. Il vaso divenne una sorta di padrone a cui dover sottostare. Aigul era stressata e stanca di dover spendere così tante energie per cercare di fare tutto nella maniera migliore possibile. Fino a che un pensiero non gli balenò in testa: esistono altri metodi?

La domanda la portò a scoprire l’esistenza di metodi meno stressanti e, magari anche più validi, come i negozi zero waste, i prodotti senza imballaggi, utilizzo di shampoo solido ecc. Fu dai nuovi metodi che la ragazza acquistò una consapevolezza nuova: per limitare la produzione di rifiuti è meglio praticare azioni imperfette ma durature, piuttosto che azioni perfette che, a lungo andare, possono portare ad odiare i propri ideali ecologici.

Fu così che Aigul Safiullina lasciò perdere il barattolo a rifiuti 0, divenendo consapevole dei propri limiti, ma anche delle mille possibilità che ognuno ha a disposizione, per poter fare la propria parte nella lotta ambientale.